Categorie
Le Parole di Louise

“Raramente “il problema” è la questione di cui occuparsi” – Louise Hay

Una cliente era molto preoccupata del suo aspetto, soprattutto dei denti. Passava da un dentista all’altro convinta di non riuscire a migliorare la sua immagine. Si fece la plastica al naso, ma il risultato fu deludente. Ogni intervento rifletteva la sua convinzione di essere brutta. Il suo problema non era l’aspetto fisico, ma la convinzione che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei.
Un’altra cliente soffriva di alitosi ed era veramente fastidioso starle vicino. Studiava per diventare ministro del culto e il suo contegno era pio e spirituale. Ma sotto la superficie covava rabbia e gelosia che emergevano violentemente quando pensava che qualcuno potesse minacciare la sua posizione. I suoi pensieri reconditi trovavano espressione nell’alito e in questo modo si rendeva offensiva anche quando si sforzava di essere dolce e amorevole.
Poi c’è stato un ragazzo, aveva solo quindici anni quando sua madre lo portò da me; era affetto dal morbo di Hodgkin e gli restavano solo tre mesi da vivere. La donna era comprensibilmente nervosa e intrattabile, ma il ragazzo era brillante e intelligente e voleva vivere. Era disposto a fare tutto quello che avrei detto, compreso cambiare il modo di parlare e pensare. I suoi genitori si erano separati e litigavano continuamente, e lui non aveva una vita familiare stabile.Desiderava ardentemente diventare un attore. La ricerca di notorietà e successo era più importante della capacità di essere felice. Pensava che sarebbe stato degno dell’amore degli altri solo se avesse avuto fama e successo. Gli insegnai ad amarsi e ad accettarsi e migliorò. Ormai è un uomo e compare con regolarità negli show di Broadway. Aver imparato a provare la gioia di essere se stesso gli ha permesso di ottenere delle parti.
Il sovrappeso è un altro buon esempio di come possiamo sprecare molta energia cercando di correggere un problema che non è quello reale. Ci sono persone che lottano contro il grasso senza riuscire mai a dimagrire. Ritengono che il sovrappeso sia la causa di tutti i loro guai. Io sono convinta che dipenda sempre dalla paura e dal bisogno di protezione. Quando abbiamo paura o ci sentiamo insicuri e inadeguati, molti di noi ingrassano come forma di protezione.
Passare il tempo rimproverandoci perché siamo troppo grassi, sentirci in colpa per ogni boccone di cibo ingerito, dare i numeri se mettiamo su peso è solo fatica sprecata. Tra vent’anni potremmo ritrovarci nella stessa situazione perché, non affrontando il vero problema, potremmo aver soltanto incrementato la nostra paura e insicurezza, spingendoci ad aumentare di peso come meccanismo di protezione.
Mi rifiuto di concentrarmi sull’eccesso di peso o sulle diete, perché le diete non funzionano, fatta eccezione per quelle a livello mentale, il che significa astenersi dai pensieri negativi. Dico ai clienti: Mettiamo un attimo da parte la questione e lavoriamo su altre cose.
Spesso i clienti mi dicono che non riescono a volersi bene perché sono troppo grassi, oppure, come mi disse una volta una ragazza, “troppo rotonda ai bordi”. Spiego loro che sono così proprio perché non si amano. Quando iniziamo ad amarci e ad apprezzarci, una quantità incredibile di grasso svanisce dai nostri corpi.

A volte i clienti se la prendono con me quando spiego loro quanto sia facile cambiare vita. Sembra che non capisca i loro problemi. Una donna ne fu turbata: “Sono venuta qui per farmi aiutare con la tesi di laurea, non per imparare ad amarmi.” Per me invece era evidente che il suo problema principale fosse l’odio che provava per se stessa e che permeava ogni parte della sua vita, compresa la stesura della tesi. Non sarebbe riuscita a combinare nulla finché continuava a sentirsi priva di qualità.
Non volle ascoltarmi e se ne andò via in lacrime, per poi tornare un anno dopo con lo stesso problema più molti altri. Alcune persone non sono pronte, e non intendo giudicarle per questo. Iniziamo a fare cambiamenti nel momento, nel luogo e nell’ordine giusti per noi. Io stessa ho iniziato quando avevo già superato i quarant’anni.

Louise Hay, Puoi Guarire la tua vita

http://bit.ly/1RmIvFt

 

 

Categorie
Novità da Louise

Gli incidenti non capitano per caso.

Come ogni altra cosa nella vita, siamo noi a crearli, anche senza dire esplicitamente: “Voglio avere un incidente”, ma assumendo schemi mentali che lo attraggono. Ci sono persone che sembrano essere “inclini agli incidenti”, mentre altre non si fanno mai nemmeno un graffio.
Gli incidenti sono espressione della rabbia. Sono il sintomo di un accumulo di frustrazione che deriva dal non sentirsi liberi di decidere della propria vita, ed esprimono anche la ribellione contro l’autorità. Ci arrabbiamo al punto da voler colpire le persone, e invece siamo noi a subirne le conseguenze.
Quando ce l’abbiamo con noi stessi, quando ci sentiamo in colpa, quando avvertiamo il bisogno di essere puniti, fare un incidente è un modo meraviglioso per dare soddisfazione a tutte queste sensazioni.
È come se gli incidenti non dipendessero da noi, come se fossimo vittime innocenti di un destino capriccioso. Fare un incidente ci permette di ottenere l’attenzione e la compassione degli altri. Qualcuno si prende cura delle nostre ferite e ci assiste. Spesso rimaniamo a letto per un lungo periodo di tempo e soffriamo.

La parte del corpo che ci fa male è un indizio dell’ambito esistenziale in cui ci sentiamo in colpa. La gravità del danno fisico indica l’entità del nostro desiderio di essere puniti e quanto sarà lunga la condanna.

Louise Hay, Puoi Guarire la tua vita

http://bit.ly/1RmIvFt

 

Categorie
Novità da Louise

Siamo noi a creare ogni, cosiddetta, malattia nel nostro corpo? Louise Hay ne è convinta! Ecco, una parte, dell’Elenco di Probabili cause che creano malattie fisiche secondo la nostra amata Autrice

Modi di pensare e di parlare reiterati producono comportamenti e posture, “agi” e disagi. La persona che ha il viso perennemente aggrottato non fa di certo pensieri felici e amorevoli. I volti e i corpi delle persone anziane rivelano chiaramente gli schemi mentali di una vita intera. E tu? Che aspetto avrai da vecchio?

Questi schemi mentali non valgono per tutti. Tuttavia, servono come punto di riferimento per iniziare la nostra ricerca delle cause della malattia. Molti professionisti nel campo delle terapie di guarigione alternative usano Guarisci il tuo corpo con i loro clienti e hanno riscontrato che il 90/95 per cento dei casi trattati ha un’origine psichica.

La TESTA rappresenta noi stessi. È ciò che mostriamo al mondo. È così che solitamente veniamo riconosciuti. Quando c’è qualcosa che non va in quest’area, spesso significa che sentiamo che in noi c’è qualcosa di completamente sbagliato.

I CAPELLI rappresentano la forza. Quando proviamo tensione e paura, spesso contraiamo i muscoli delle spalle, irrigidendo anche la zona della testa e degli occhi. I capelli vengono generati dal follicolo. Se il cuoio capelluto è sottoposto a una forte tensione, il capello viene stretto così forte che non riesce più a respirare, muore e cade. Se questa tensione è costante, e il cuoio capelluto non si rilassa, il follicolo rimane talmente serrato che il nuovo capello non riesce a svilupparsi. Il risultato è la calvizie.

La calvizie femminile è andata aumentando sempre più da quando le donne sono entrate nel “mondo del lavoro”, con tutto lo stress e le frustrazioni che comporta. Non ci rendiamo conto di questo problema perché esistono parrucche da donna che sembrano vere, al contrario di quelle usate dagli uomini che sono riconoscibili anche a distanza.
Essere tesi non significa essere forti, anzi, si tratta di una forma di debolezza. Essere rilassati, equilibrati e sereni significa essere forti e saldi. Ci farebbe bene rilassare di più il nostro corpo e per molti sarebbe un vero toccasana rilassare anche il cuoio capelluto.
Prova adesso. Dì al cuoio capelluto di rilassarsi e senti se c’è qualche differenza. Se noti che si rilassa visibilmente, allora ti consiglio di ripetere spesso l’esercizio.

Le ORECCHIE rappresentano la capacità di ascoltare. Quando hanno un problema, di solito vuol dire che sta succedendo qualcosa che non vuoi sentire. Avere mal d’orecchie potrebbe indicare che ciò che senti suscita rabbia dentro di te. È una condizione molto comune tra i bambini. Infatti, spesso sono costretti ad ascoltare cose che in verità non vorrebbero proprio sentire. Le regole della famiglia spesso impediscono ai bambini di esprimere la rabbia, e la loro incapacità di cambiare la situazione genera il mal d’orecchie.
La sordità rappresenta il rifiuto prolungato di ascoltare. Solitamente quando uno dei partner ha problemi d’udito, spesso l’altro parla a ripetizione.

Gli OCCHI rappresentano la capacità di vedere. Quando ci sono problemi di vista, spesso c’è qualcosa che non vogliamo vedere, riguardo noi stessi o la vita: passato, presente o futuro.
Tutte le volte che vedo dei bambini portare gli occhiali, so che in famiglia vivono situazioni che non vorrebbero vedere. Se non hanno la possibilità di cambiare le cose, sfuocano le immagini in modo da non vederle chiaramente. Molte persone hanno avuto esperienze di guarigione sensazionali una volta che sono state disposte a tornare nel passato per risanare ciò che non hanno voluto vedere quando avevano un anno o due, prima che portassero gli occhiali.
Neghi ciò che sta succedendo in questo momento? Cos’è che non vuoi affrontare? Hai paura di vedere il presente o il futuro? Se potessi vedere bene, su cosa ti concentreresti, che invece ora non riesci a mettere a fuoco? Capisci quello che ti stai infliggendo? Sono tutte domande utili da porsi.

Il MAL DI TESTA insorge quando si nega il proprio valore. La prossima volta che ti viene, fermati un attimo e chiediti dove e come ti sei giudicato male. Perdonati, lascia andare e vedrai che il mal di testa si dissolverà nel nulla da cui proviene.Le persone che soffrono di emicrania vogliono essere perfette e si sottopongono a una forte pressione. Anche la rabbia repressa gioca un ruolo importante. È interessante notare che gli attacchi di emicrania possono essere alleviati dalla masturbazione, se praticata appena si percepisce l’insorgere del dolore. Lo sfogo sessuale dissolve la tensione e il dolore. Probabilmente in quei momenti non hai molta voglia di masturbarti, ma vale la pena di provare. Di certo non peggiorerai la situazione.

La SINUSITE, proprio al centro del viso e nella zona del naso, indica che una persona cara ci irrita. Potresti addirittura sentirla fare pressioni su di te.

Troppo spesso dimentichiamo che siamo noi a creare le situazioni, così cediamo il nostro potere incolpando l’altro della nostra frustrazione. Niente e nessuno ha potere su di noi, perché siamo “noi” gli unici a creare i pensieri nella nostra testa. Siamo gli artefici delle nostre esperienze, della realtà e di chi ne fa parte. Quando creiamo pace, armonia ed equilibrio nella mente, li ritroviamo anche nella vita.

Il COLLO e la GOLA sono affascinanti perché qui accadono molte “cose”. Il collo rappresenta la capacità di essere mentalmente flessibili, di vedere anche il rovescio della medaglia e di guardare le cose dal punto di vista di un’altra persona. Quando si hanno problemi al collo, di solito significa che ci stiamo ostinando a considerare solo il nostro punto di vista.
Tutte le volte che vedo qualcuno indossare uno di quei collarini, so che quella persona si è dimostrata caparbia e ipocrita nel non voler vedere l’altro lato della medaglia.

Virginia Satir, brillante psicoterapeuta familiare, raccontava di una sua “sciocca ricerca” grazie alla quale scoprì più di duecentocinquanta modi diversi di lavare i piatti, in base a chi lo fa e ai prodotti usati. Se ci fissiamo nel credere che esiste solo “un modo”, o solo “un punto di vista”, allora significa che ci stiamo perdendo il grosso della vita.

La GOLA simboleggia la capacità di “dire la nostra”, di chiedere ciò che vogliamo, di affermare la nostra identità ecc. Quando abbiamo problemi alla gola, spesso vuol dire che sentiamo di non avere il diritto di fare queste cose. Ci sentiamo inadeguati nel difenderci.
Le irritazioni alla gola sono sempre sintomo di rabbia. Se sono accompagnate dal raffreddore, allora significa che c’è anche confusione mentale. Le LARINGITI di solito suggeriscono che siamo così arrabbiati da non riuscire nemmeno a parlare.
La gola rappresenta anche il flusso creativo nel corpo. La nostra creatività si esprime attraverso la gola, e quando resta bloccata o frustrata, spesso sviluppiamo problemi a quest’organo. Tutti noi conosciamo persone che vivono per gli altri. Non fanno mai ciò che vogliono. Cercano sempre di compiacere la madre, il padre, il marito o la moglie, l’amante, il capo. Problemi alle TONSILLE e alla TIROIDE sono il sintomo della creatività frustrata e derivano dall’incapacità di fare quel che vuoi.

Il centro energetico presente nella gola, il quinto chakra, è il luogo del corpo deputato ai cambiamenti. Se ci opponiamo al cambiamento, o se ci troviamo nel bel mezzo di un periodo di trasformazione, spesso la gola è molto attiva. Fai caso alle volte in cui tossisci o quando lo fa qualcun altro. Che cosa è appena stato detto? Si tratta di resistenza e testardaggine, o è il processo di cambiamento in atto? In alcuni seminari, uso la tosse come strumento per la scoperta di sé. Tutte le volte  che qualcuno tossisce, gli faccio toccare la gola e ripetere ad alta voce: “Sono disposto a cambiare” oppure “Sto cambiando.”

 

 

 

 

 

 

Categorie
Novità da Louise

Per lasciare andare il passato dobbiamo essere disposti a perdonare

Dobbiamo scegliere di lasciare andare il passato e perdonare gli altri, compresi noi stessi. Forse non sappiamo come fare, e magari non vogliamo, ma basta dire che siamo disposti a perdonare per innescare il processo di guarigione. È imperativo per la nostra stessa guarigione lasciare andare il passato e perdonare tutti.
“Ti perdono per non essere come vorrei. Ti perdono e ti libero.”
Questa affermazione libera anche noi.
Tutte le malattie nascono da uno stato di non perdono
Quando siamo malati, dobbiamo sondare il nostro cuore per scoprire chi dobbiamo perdonare.
Il Corso in miracoli afferma: “Tutte le malattie nascono da uno stato di non perdono,” e che “tutte le volte che ci ammaliamo, dobbiamo guardarci attorno per capire chi dobbiamo perdonare.”
Vorrei aggiungere che la persona che ti sembra più difficile da perdonare è proprio quella che HAI PIÙ BISOGNO DI LASCIARE ANDARE. Perdonare significa arrendersi, lasciare andare. Non vuol dire condonare un certo comportamento. Si tratta semplicemente di scrollarsi di dosso l’intera situazione. Non dobbiamo sapere COME perdonare. Tutto quello che dobbiamo fare è ESSERE DISPOSTI a farlo. L’Universo si occuperà delle modalità.

Comprendiamo molto bene il nostro dolore, ma fatichiamo a capire che anche LORO, quelli che più abbiamo bisogno di perdonare, hanno sofferto. Dobbiamo renderci conto che hanno fatto del loro meglio con la comprensione, la consapevolezza e la conoscenza di cui disponevano in quel momento.
Quando una persona viene da me con un problema, non mi preoccupo tanto di cosa sia, se un cattivo stato di salute, mancanza di soldi, relazioni insoddisfacenti o creatività repressa. C’è solo un aspetto su cui lavoro: l’AMORE PER SE STESSI.

Trovo che quando ci amiamo, ci accettiamo e ci APPREZIAMO ESATTAMENTE COME SIAMO, tutto funziona nella nostra vita. È come se avvenissero continuamente dei piccoli miracoli. La salute migliora, le relazioni diventano più appaganti e iniziamo a esprimerci in modo più creativo e soddisfacente. Tutto questo sembra succedere senza il minimo sforzo.
Amare e apprezzare se stessi, creare uno spazio di sicurezza, avere fiducia, sentirsi degni e accoglienti produrrà ordine mentale, darà vita a relazioni più amorevoli, attrarrà un nuovo lavoro e un posto diverso e migliore in cui vivere, e permetterà anche al tuo peso corporeo di stabilizzarsi. Le persone che si vogliono bene e amano il proprio corpo non maltrattano né se stesse né gli altri.
L’apprezzamento e l’accettazione di sé nel presente sono le chiavi principali per i cambiamenti positivi in ogni area della vita.
Iniziamo ad amarci, secondo me, quando non ci critichiamo. Il giudizio negativo ci imprigiona proprio nello schema mentale che stiamo cercando di cambiare. Essere comprensivi e buoni con noi stessi ci aiuta a uscirne. Ricorda che ti critichi da anni e non ha funzionato. Cerca invece di apprezzarti e vedi cosa succede.

Louise Hay

 

Categorie
Novità da Louise

Cosa sono le affermazioni?

Per coloro che non hanno dimestichezza con le affermazioni e non le hanno mai utilizzate, darò qualche spiegazione iniziale su cosa siano e sul loro funzionamento.
Detto molto semplicemente, per affermazione s’intende tutto ciò che pensi o dici. Gran parte di quello che la gente dice e pensa di solito è piuttosto negativa e non crea esperienze positive. Dobbiamo allenarci a pensare e parlare secondo nuovi schemi positivi se vogliamo guarire la nostra vita.
Le affermazioni aprono la via. Sono il punto di partenza del cambiamento. In pratica è come se dicessi alla mente subconscia: “Mi assumo le mie responsabilità. Sono consapevole che c’è qualcosa che posso fare per cambiare.” Quando parlo di “fare le affermazioni” intendo dire che bisogna scegliere le parole in modo consapevole, così da eliminare qualcosa dalla tua vita o da creare qualcosa di nuovo.
Ogni pensiero che fai e ogni parola che dici è un’affermazione. L’intero tuo dialogo interiore è un flusso di affermazioni. Usi le affermazioni in ogni momento, che tu ne sia consapevole o meno.

Affermi e crei le tue esperienze di vita con ogni parola e con ogni pensiero.
Le tue credenze non sono altro che schemi di pensiero abituali che hai appreso da piccolo. Alcune funzionano molto bene per te, altre invece possono essere d’ostacolo alla tua capacità di creare le cose che dici di volere. Ciò che vuoi e ciò che credi di meritare possono essere cose molto diverse. Devi prestare attenzione ai tuoi pensieri e iniziare a eliminare quelli che creano le esperienze che non desideri.
Ti prego di capire che anche le tue lamentele sono affermazioni di ciò che pensi di non volere nella tua vita. Tutte le volte che ti arrabbi, è come se affermassi di desiderare ancora più rabbia nella tua vita. Tutte le volte che ti senti una vittima, è come se affermassi di voler continuare a sentirti una vittima. Se hai la sensazione che la vita non ti stia dando ciò che vuoi, allora stai pur certo che non avrai mai il bene che dispensa agli altri, almeno finché non cambi modo di pensare e parlare.
Il fatto che ragioni in questi termini non significa che sei una cattiva persona; è solo che non hai mai imparato come pensare e parlare. Proprio ora le persone in tutto il mondo stanno iniziando a imparare che sono i pensieri a creare le esperienze. I tuoi genitori probabilmente non lo sapevano, perciò non te l’hanno insegnato. Ti hanno insegnato a prendere la vita così come i loro genitori avevano fatto con loro. Non è colpa di nessuno, ma adesso è giunto il momento di svegliarti e di iniziare a creare consapevolmente la tua vita in modo da renderti felice e da rafforzarti. Puoi farcela! Io posso farcela! Tutti possiamo farcela! Dobbiamo solo imparare come.

Qualcuno sostiene che le affermazioni non funzionino. Ma questa è già un’affermazione di per sé! Ciò che vogliono dire è che non sanno come usarle nel modo giusto. Potrebbero dire: “Sono sempre più prospero” e pensare: “È una stupidata! So benissimo che non funzionerà!”. Quale di queste due affermazioni avrà la meglio? Be’, quella negativa, perché fa parte di un modo abituale e duraturo di considerare la vita. A volte le persone dicono le loro affermazioni una volta al giorno e poi si lamentano per il resto della giornata. Ci vuole tantissimo tempo perché funzionino se vengono pronunciate in questo modo. Vinceranno sempre le affermazioni che esprimono una lamentela perché sono diventate un’abitudine e di solito vengono dette con maggior trasporto.

Tuttavia, pronunciare le affermazioni è solo una parte del procedimento. Quello che fai nel resto del giorno e della notte è persino più importante. Il segreto per farle funzionare rapidamente e positivamente è preparare l’atmosfera giusta in cui possano svilupparsi. Infatti le affermazioni sono come semi piantati nel terreno.
Se la terra è sterile, il raccolto sarà scarso. Se la terra è ricca, il raccolto sarà abbondante. Più riesci a scegliere i pensieri che ti fanno stare bene, più velocemente agiranno le affermazioni.

Perciò fai pensieri felici: è davvero tutto qui! Ed è fattibile! Il modo in cui decidi di pensare proprio in questo momento è già di per sé una scelta. Potresti non rendertene conto, perché pensi in quel modo da sempre, ma è così, è proprio una scelta.
Adesso, oggi, in questo momento, puoi scegliere di pensare in modo diverso. Il cambiamento non avverrà nel giro di una notte, ma se perseveri e se ogni giorno scegli di pensare cose che ti fanno stare bene, alla fine apporterai senz’altro trasformazioni positive in ogni ambito della tua vita.

Louise Hay

 

 

Categorie
Novità da Louise

Ciò in cui credo

La vita è molto semplice: ciò che diamo ci viene restituito
Ciò che pensiamo di noi diventa la nostra verità. Credo che tutti, inclusa me stessa, siano responsabili al cento per cento della propria esistenza, sia nel bene che nel male. Ogni pensiero che facciamo plasma il nostro futuro. Ciascuno di noi crea le esperienze che si ritrova a vivere con i pensieri e i sentimenti che alimenta dentro di sé.
Siamo noi gli artefici delle situazioni in cui ci troviamo, ma rinneghiamo il nostro potere incolpando gli altri per la frustrazione che proviamo. Niente e nessuno ha potere su di noi, perché siamo “noi” gli unici responsabili dei pensieri che facciamo. Se costruiamo pace, armonia ed equilibrio nella mente, sarà così anche nella nostra vita.
Quale di queste affermazioni ti suona più familiare?

– Gli altri si approfittano di me.

– Ricevo aiuto da parte di tutti.

Queste convinzioni creeranno esperienze del tutto diverse fra loro. Ciò che riteniamo vero su di noi e sulla vita diventa la nostra realtà.
L’Universo ci sostiene completamente in ogni pensiero che facciamo e a cui prestiamo fede
In altre parole, la mente subconscia accetta tutto quello che noi scegliamo di credere. Significa che ciò che penso di me e della vita diventa la mia realtà. Il bello è che abbiamo a disposizione infinite opzioni.
Partendo da questo assunto, ha più senso scegliere di pensare: “Ricevo aiuto da parte di tutti” piuttosto che “Gli altri si approfittano di me.”

Louise Hay

 

 

Categorie
Novità da Louise

Un messaggio da Louise ;-)

La vita è molto semplice: ciò che diamo ci viene restituito.Senza123